NAV: tutto quello che devi sapere sul "valore reale" dei tuoi fondi

Nel mondo degli investimenti, tra fondi ed ETF, ti sarai sicuramente imbattuto nell'acronimo NAV. Ma cosa si cela dietro queste tre lettere? E, soprattutto, a cosa serve realmente questo valore?

Il NAV (Net Asset Value), o Valore Patrimoniale Netto, è un indicatore finanziario cruciale che ti permette di scoprire il "valore reale" di un fondo. Spesso confuso con il prezzo di mercato a causa della loro apparente somiglianza, è fondamentale capire che si tratta di due concetti distinti e con funzioni diverse.

In questo articolo, faremo chiarezza sul NAV: ne esploreremo la definizione, il calcolo e la funzione, analizzeremo le differenze chiave con il prezzo di mercato e, soprattutto, capiremo qual è la sua reale utilità per noi investitori. È un indicatore fondamentale da monitorare, o un dettaglio che un investitore può permettersi di ignorare? Continua a leggere per scoprirlo.

Cos'è il NAV (Net Asset Value)? definizione, calcolo e funzione

Il NAV, o Valore Patrimoniale Netto, rappresenta il "valore reale" (o intrinseco) di un fondo, sia esso un fondo comune d'investimento o un ETF. In pratica, è il valore totale degli asset (o attività) detenuti dal fondo, come beni immobili e liquidità, meno le sue passività, ovvero i debiti.

Questo indicatore è fondamentale e viene generalmente calcolato e reso noto alla fine di ogni giornata di negoziazione. Ci sono, però, delle eccezioni per fondi specifici, con cadenze di calcolo diverse, che approfondiremo più avanti.

Il NAV, in quanto valore patrimoniale netto, è un indicatore importante perché rappresenta l’effettivo patrimonio di un fondo, basato sul valore degli asset detenuti. Questo lo rende un punto di riferimento fondamentale per comprendere la "salute" patrimoniale del fondo stesso, indipendentemente da come le sue quote vengano poi scambiate sul mercato.

Come si calcola il NAV per quota?

Per ottenere il NAV per singola quota, il calcolo è piuttosto semplice: basta prendere il totale delle attività della società, sottrarre le passività e dividere il risultato per il numero totale di quote in circolazione del fondo:

NAV per quota= (Attività totali−Passività totali)/Numero totale di quote in circolazione

Facciamo un esempio pratico per capirci meglio: Immaginiamo un fondo con attività totali di 10 milioni di euro e passività per 3 milioni di euro. Se ci sono 100.000 quote in circolazione, il calcolo del NAV sarà:

(10.000.000−3.000.000)/100.000 =7.000.000/100.000 =70€ per quota

Per garantire la massima accuratezza e trasparenza, il valore patrimoniale netto viene calcolato da un soggetto terzo indipendente dal fondo, oppure dalla Società di Gestione del Risparmio (SGR) stessa, ma sempre sotto la supervisione di un ente indipendente. Puoi trovare il NAV di un fondo in diversi luoghi: sui siti dei gestori o emittenti di fondi, oppure direttamente sulle piattaforme dei broker online.

Il NAV nei diversi strumenti finanziari

Il Net Asset Value (NAV) assume un ruolo leggermente diverso a seconda dello strumento finanziario che stiamo analizzando. Vediamo insieme le peculiarità per i Fondi Comuni di Investimento e gli ETF.

Fondi Comuni di Investimento: Aperti vs. Chiusi

Nei fondi comuni di investimento, è fondamentale distinguere tra due tipologie principali:

ETF (Exchange Traded Funds): Prezzo di Mercato e INAV

Gli ETF sono strumenti finanziari molto liquidi e scambiati in tempo reale in borsa. Sebbene il NAV ufficiale venga calcolato a fine giornata, gli operatori di mercato e gli investitori necessitano di un riferimento più dinamico durante l'orario di negoziazione.

Per questo motivo, negli ETF è presente l'INAV (Indicative Net Asset Value), una stima intra-giornaliera del NAV, aggiornata frequentemente (solitamente ogni 15 secondi). Gli ETF, come i fondi chiusi, vengono scambiati al prezzo di mercato. In questo contesto, il NAV (e l'INAV) serve principalmente come benchmark per valutare se il prezzo di mercato dell'ETF è in linea con il suo valore reale.

NAV vs. prezzo di mercato: una distinzione fondamentale per l'investitore

Qual è, dunque, la differenza sostanziale tra il NAV e il prezzo di mercato?

Va precisato, tuttavia, che per i fondi comuni d'investimento aperti, il NAV corrisponde al prezzo di negoziazione delle quote.

Tuttavia, per gli ETF e i fondi comuni chiusi, il prezzo di mercato e il NAV, pur dovendo teoricamente coincidere, possono presentare delle divergenze. Queste discrepanze possono essere influenzate da diversi fattori, tra cui la liquidità degli asset sottostanti, gli orari di negoziazione e il "sentiment" degli investitori.

Le divergenze tra il prezzo di mercato e il NAV possono portare a due scenari principali:

È fondamentale comprendere che ciò che determina il tuo guadagno o la tua perdita è la variazione del prezzo di mercato. Questo accade perché è proprio al prezzo di mercato che effettui l'acquisto e la vendita delle quote. Generalmente, una variazione del NAV comporta anche una variazione del prezzo di mercato, poiché il NAV riflette il valore sottostante degli asset e il mercato tende ad allinearsi a esso. Sebbene piccole divergenze tra NAV e prezzo siano normali e fisiologiche, sconti o premi significativi dovrebbero spingerti a un'analisi più approfondita.

Il NAV considera i dividendi?

Il NAV, in quanto valore patrimoniale netto, riflette il valore degli asset del fondo, inclusi i proventi generati come i dividendi maturati ma non ancora distribuiti. Di conseguenza:

L'Utilità pratica del NAV per l'investitore

Allora, il NAV è davvero utile? È un dato da consultare prima di acquistare o vendere un fondo? La risposta è: dipende. Il Valore Patrimoniale Netto è senza dubbio un indicatore importante, ma la sua rilevanza varia a seconda dello strumento finanziario e della tua strategia di investimento.

Nei fondi comuni d'investimento aperti, il NAV non è solo utile, è vitale: rappresenta infatti il prezzo effettivo al quale acquisti e vendi le quote. Qui, non c'è distinzione tra questo valore e il prezzo di mercato.

Per i fondi comuni d'investimento chiusi, la situazione è diversa. Come abbiamo visto, questi fondi sono meno liquidi e il Net Asset Value viene pubblicato con una cadenza meno frequente (mensile, semestrale o persino annuale per asset meno liquidi). Gli scambi sul mercato avvengono indipendentemente dalla pubblicazione di questo indicatore, il che può portare a divergenze significative con il prezzo di mercato. In questo contesto, osservare il NAV può avere senso subito dopo la sua pubblicazione, per valutare se il fondo quota a premio o a sconto. Un valore patrimoniale netto pubblicato mesi prima potrebbe non riflettere più il valore reale del fondo, rendendo la sua utilità limitata se non per identificare divergenze eccessive.

Negli ETF, il NAV (o l'INAV, la sua stima intraday) riflette molto fedelmente il prezzo di mercato. Qui, l'indicatore è quasi più uno strumento per i market maker e gli arbitraggisti, che lo usano come benchmark per assicurarsi che l'ETF sia prezzato correttamente. Intervengono infatti ritirando o immettendo quote sul mercato. Grazie alla loro azione e alla elevata liquidità, gli ETF difficilmente presentano ampie divergenze tra il prezzo di mercato e il NAV. Dunque, per chi investe in ETF, questo è un dato che può essere tranquillamente trascurato.

Ricorda che i rendimento dei tuoi investimenti derivano dalle variazioni del prezzo di mercato. Sebbene il NAV indichi il valore intrinseco di un fondo, la possibilità di "fare l'affare" comprando un fondo con un ampio sconto non è così scontata. Anche per i fondi comuni d'investimento chiusi, comprare a sconto non garantisce un guadagno. Il NAV, come il prezzo, è dinamico: una sua variazione al ribasso potrebbe ridurre lo sconto e portare a un ulteriore calo del prezzo di mercato.

Per questo, comprare a sconto non significa per forza guadagnare. Se per un trader il Net Asset Value può essere uno dei tanti indicatori finanziari da osservare, per l'investitore comune è un dato che può essere tranquillamente trascurato.